taxi boat villa balbaniello

Eretta per volere del Cardinal Angelo Maria Durini alla fine del XVIII secolo, la Villa del Balbianello sorge all’estremità del Dosso di Avedo in una delle posizioni più suggestive di tutto il lago.

Per il suo fascino viene oggi utilizzata come scenografia in numerose produzioni cinematografiche.

L’accesso alla Villa è a piedi da Lenno con un tratto in salita, percorribile in 25 minuti circa, oppure via lago con battello pubblico o barca privata.

Villa del Balbaniello è uno specchio che riflette la personalità di chi l'ha costruita e amata. Voluta dal cardinal Durini, letterato e mecenate di fine  Settecento, ha attraversato i secoli fino ad arrivare nelle mani di Guido Monzino, imprenditore, collezionista e viaggiatore novecentesco. Percorrendo i corridoi che collegano le stanze della dimora sembra di fare un viaggio nella storia tra opere d'arte e cimeli di ogni tipo.

In particolare fu Guido Monzino, il suo ultimo proprietario, a trasformare questo luogo meraviglioso in un museo. Appassionato esploratore, infatti, Monzino durante i suoi viaggi in tutto il mondo portò a casa con sé cimeli preziosissimi, che ancora oggi sono esposti nella villa. Solo per citarne alcuni: cimeli di arte primitiva (con esemplari africani, precolombiani, egizi, arcadici e inuit), di carte geografiche, stampe ottocentesche con vedute del Lario, libri, tappeti e rari dipinti su vetro del XVIII secolo.

Alla morte di Monzino, per sua volontà, la villa e le sue collezioni vennero donate al FAI, il Fondo per l'Ambiente Italiano, che ancora oggi la custodisce.